
Birds – Tommaso Iacoviello
Etichetta discografica: GleAm Records
L’album che vi stiamo presentando è annunciato per il giorno
24 ottobre 2025
Un invito a riascoltare il mondo
In un mondo saturo di rumori artificiali, Tommaso Iacoviello ci regala Birds, un album che è insieme manifesto ecologico e opera musicale, un invito a riscoprire la sinfonia nascosta della natura. Il trombettista toscano, dopo anni di collaborazioni con nomi come Stefano Battaglia, Nico Gori e l’Orchestra Nazionale del Jazz, sceglie con questo debutto da leader una strada audace: trasformare i paesaggi sonori naturali in composizioni jazzistiche, dove l’improvvisazione si intreccia con i canti degli uccelli, il vento tra le foglie e il fluire dell’acqua.
Il disco, registrato con un quartetto di musicisti affiatati, nasce da un’idea radicale: catturare l’essenza acustica di luoghi incontaminati e tradurla in musica. Iacoviello non si limita a campionare suoni, ma li trascrive, adatta e reinventa, creando un dialogo tra la tromba, il contrabbasso, la chitarra e la batteria che evoca il ritmo vitale della foresta. Ogni brano è una mappa sonora, un omaggio a ecosistemi fragili che rischiano di essere sommersi dal chiasso moderno.
Un ensemble d’eccezione per un ascolto indimenticabile
L’album Birds prende vita grazie a un ensemble di eccezione: al fianco di Tommaso Iacoviello (tromba), compositore e ideatore del progetto, troviamo Nazareno Caputo al vibrafono, che arricchisce le atmosfere con timbri cristallini e suggestioni eteree; Nicolò Francesco Faraglia alla chitarra, capace di intrecciare armonie delicate e ritmi avvolgenti; Ferdinando Romano al contrabbasso, che dona profondità e calore alle sonorità naturalistiche; e Saverio Cacopardi alla batteria, il cui tocco sensibile e inventivo disegna il groove organico che permea il disco. Un quartetto affiatato, dove ogni musicista contribuisce a trasformare i paesaggi sonori della natura in un dialogo jazzistico vibrante e poetico.
Anticipato dal singolo Valsolda, il pezzo è una rivisitazione magistrale dei canti della Cinciallegra, del Cuculo e del Corvo imperiale, registrati nella Foresta regionale Valsolda. Qui, la metrica tradizionale scompare: al suo posto, un groove fluido e organico, dove ogni strumento interpreta un animale, ricreando l’armonia spontanea della natura. Il brano sta già suscitando l’interesse di critici e appassionati per la sua capacità di fondere ricerca musicale e sensibilizzazione ambientale.
Ascoltare per resistere, immergersi per ritrovarsi
Birds non è solo un album: è un atto di resistenza culturale, un promemoria che la musica non nasce solo in sala prove, ma anche nei boschi, nei fiumi, nel silenzio. Un disco che ci ricorda come, in un’epoca di distrazione, ascoltare possa diventare un gesto rivoluzionario. Mettete le cuffie, chiudete gli occhi, e lasciatevi guidare. La foresta sta suonando.
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