Welcome Back – Fabrizio Bosso Spiritual Trio: un raffinato attraversamento tra gospel, soul e spiritualità

Welcome Back – Fabrizio Bosso Spiritual Trio

Etichetta discografica: Warner Music Italia

Data di uscita: 20 giugno 2025

Nel mondo del jazz italiano, il nome di Fabrizio Bosso è sinonimo di intensità, virtuosismo e spiritualità. Con “Welcome Back”, il suo storico Spiritual Trio torna a risplendere, e lo fa con una grazia che incanta come un tramonto sulle colline piemontesi. Insieme ad Alberto Marsico all’organo e Alessandro Minetto alla batteria, Bosso ci invita a un rito sonoro in dieci tracce che sanno di abbracci sinceri, preghiere laiche e groove che accarezzano l’anima. L’album, pubblicato da Warner Music Italy, è una carezza jazz dalle venature gospel e soul, dove ogni nota ha il sapore della terra e del cielo.

Un repertorio spirituale, ma libero

“Welcome Back” non si limita a rievocare la tradizione afroamericana: la riplasma, la celebra e la contamina. In questo progetto, il trio si muove tra standard rivisitati e brani originali con disinvoltura, mantenendo saldo quel filo rosso che lega la musica alla spiritualità. La title track, firmata da Marsico, apre il disco con un respiro profondo, come un risveglio sensuale dopo una lunga notte: l’organo ci avvolge, la batteria disegna sentieri, la tromba racconta storie.

“Spirito Libero”, uno dei due inediti di Bosso, è una danza libera e appassionata, dove il bebop si intreccia con accenni di sonorità caraibiche in un abbraccio di fine estate. “Crossroads” è invece una riflessione ritmica, con una metrica che si arrotola su se stessa come il vento tra le vigne. L’anima del trio si esprime anche attraverso omaggi: “You Are So Beautiful” commuove per intensità, mentre “Theme from Taxi Driver” trasforma l’inquietudine urbana in preghiera cinematografica.


Welcome Back: Il suono di un trio in stato di grazia

Nel cuore pulsante di “Welcome Back” c’è un interplay che si fa intimità collettiva. La tromba di Bosso non canta: seduce, consola, evoca. L’organo di Marsico dipinge con colori profondi, mai invadenti, mentre la batteria di Minetto sa essere tanto carezza quanto fiamma viva. Il brano “Thank You Lord”, con il Castagnole Community Choir, è l’apice emotivo dell’album: 70 voci che portano il soul in una piccola comunità piemontese, rendendo globale un sentimento locale. Un momento di pura alchimia.

Registrato all’Only Music Studio di Bruino (TO) con la sapiente regia sonora di Carlo Miori, l’album restituisce tutte le sfumature del trio, tra il calore valvolare degli organi Viscount e la delicatezza percussiva della Canopus.


Una preghiera laica che vibra di contemporaneità

“Welcome Back” è un disco che accoglie, che sorride, che invita a lasciarsi andare. È il ritorno di un trio che conosce i sentieri della soulfulness ma non ha paura di imboccare deviazioni. Un lavoro maturo, curato, emozionante. Ogni brano è un paesaggio, ogni frase musicale un gesto di cura.

Con questo album, lo Spiritual Trio non solo conferma la propria identità, ma la rinnova, rendendola ancora più raffinata. E allora bentornati, davvero: ci mancavate, ma ne è valsa l’attesa.

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