Post-puntata del 17 maggio 2018

Post-puntata del 17 maggio 2018 #95: TERZO TEMPO

Terzo Tempo: il post puntata del 17 maggio 2018

Il post-puntata del 17 maggio 2018 ha un introduzione rapida è sintetica. Abbiamo già detto, anzi scritto, il necessario nell’articolo di presentazione dell’altro giorno.

T'incuriosisce leggere la presentazione della puntata?

Diamo, dunque, subito spazio alle nostre consuete pubblicazioni di TERZO TEMPO. TERZO TEMPO che, ricordiamolo ogni tanto, prende spunto dal distensivo momento del post-partita praticato nel gioco del rugby.

Come prima cosa, ascoltate subito il nostro podcast per catapultarvi nel mondo del jazz con brani provenienti da ogni latitudine, e longitudine, del nostro globo. In questa occasione, il nostro tour partirà dall’estremo oriente, volendo essere precisi dall’Indonesia.

Questa settimana:

  1. Il podcast
  2. La lista dei brani presentati
  3. Il mini commento su alcuni album
  4. Il commento alla TOP JAZZ ALBUM

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Podcast

Ecco il player settimanale, automatico da pc, per l’ascolto del podcast. Buon Ascolto!

La Playlist

#TitoloArtista/GruppoAlbum
19 Range RoadDimas Pradipta9 Range Road
2Almost Went Too FarJoe Armon-JonesStarting Today
3Sr-148Bear TripBear Trip
4Tyner/Trane ExpressBenito Gonzalez, Essiet Okon Essiet, Gerry GibbsPassion Reverence Transcendence
5Smoke ScreenEddie HendersonBe Cool
6L’s BopKenny Barron QuintetConcentric Circles
7Scene UnseenGreg Burk, Matteo Bortone, John B. ArnoldThe Detroit Songbook
8Obama SambaBill O’ConnellJazz Latin
9SultanoRameRame

Nella playlist della puntata

Ci piace segnalare ed evidenziare:

(cliccando sulle cover degli album verrai reindirizzato al loro ascolto su una piattaforma di streaming) 

Bear Trip - Bear Trip (Emme Record Label - 2018)

I Bear Trip sono una formazione la cui musica rappresenta un punto d’incontro fra il jazz e la musica elettronica. Il gruppo è un trio composto da Lewis Saccocci alle tastiere e synth, Gianmarco Tomai al basso e synth e Nicolò Di Caro alla batteria.

Grazie all’uso dei synth creano delle strutture che incorniciano e rendono belli i momenti solistici.

Le influenze musicali jazzistiche si sposano, ora con tratti rock ed ora con ritmi funk e Drum&Bass. La composizione più vicina ad un classico jazz è, probabilmente Sr-148, da noi scelta e suonata in trasmissione. Interessanti anche North e Frenckhood, quest’ultimo meno aggressivo rispetto alla maggior parte dei brani.   

L’album è stato pubblicato nel giorno del jazzday, 30 aprile, e contiene 8 brani dove le influenze del passato sono poco palpabili grazie ad una forte vena innovatrice. L’album d’esordio porta il loro stesso nome, Bear Trip.

Greg Burk - The Detroit Songbook (Steeple Chase Records - 2018)

The Detroit Songbook è il secondo e nuovo album del pianista e compositore Greg Burk. Il musicista di origini italiane, da parte materna, incide 9 tracce per la Steeple Chase Records, nota ed apprezzata casa discografica.

Greg vive, ormai, da tempo nel Belpaese, e qui ha inciso entrambi i suoi dischi. Ciò nonostante, il rapporto con gli States, e la loro influenza, è ancora forte su questo pianista. Infatti, questo album celebra e racconta gli anni vissuti, da Burk, a Detroit. Sono gli anni in cui si è formato ed ha avviato la sua carriera professionale.

Un suo ammiratore americano si spinge a commentare, sul web, che “in questo disco si ha la sensazione di toccare con mano le atmosfere della città americana. Senti un po’ di blues qua è là, puoi vedere il vapore acqueo che fuoriesce dai tombini durante le fredde giornate invernali o il caldo appiccicoso dei pomeriggi estivi”.  Se lo dice lui, non possiamo che sottoscrivere. 

Il lavoro si sviluppa su 9 composizioni originali, ognuna con temi singolari e mai ripetitivi. L’interplay tra i componenti è equilibrato e ricco di intese eseguite alla perfezione. Siamo di fronte ad un disco che ricalca il giusto solco del miglior mainstream.  

Puoi sentire anche il basso di Matteo Bortone e la batteria di John Arnold ad accompagnare magistralmente il pianoforte di Greg Burk.

Uno sguardo alla TOP JAZZ ALBUM della settimana

Prima di commentare i movimenti all’interno della nostra “Album Parade – Parata di Album” ripetiamo quanto scritto nelle settimane scorse, lo riteniamo importante.

“A partire dalla settimana del 20 aprile, la struttura della nostra TOP JAZZ ALBUM è profondamente cambiata.

I più attenti tra voi l’hanno notato è hanno contribuito a renderla interattiva così come l’abbiamo proposta. La lista degli album jazz che proponiamo per l’ascolto e l’acquisto, ora è riportata in sole due sezioni. La prima parte raccoglie le posizioni dalla 10.ma alla 4.ta mentre la seconda raccoglie le prime tre posizioni.

Attenzione, però!!!

Le tre posizioni ad essere sul podio sono quelle relative alla settimana precedente e scaturiscono dal sondaggio/risultato al quale hanno partecipato tutti gli ascoltatori/lettori di Jazz in Family.

Nella nuova TOP JAZZ ALBUM, infatti, trovate, ogni settimana, un nuovo sondaggio attraverso il quale sarete voi ad indicare l’album di maggior gradimento. Un solo voto per decretare il numero 1 della TOP JAZZ ALBUM della settimana in corso.

Noi lo riteniamo, prima di tutto, un simpatico e coinvolgente modo per ascoltare un pò di musica jazz”. 

Chi avete scelto la settimana scorsa? Quali sono gli album in lizza per questo nuovo appuntamento? Quale sarà il risultato finale? Visitate la pagina della TOP JAZZ ALBUM.

Vi aspettiamo in tanti e condividete con tutti i vostri amici questa importante e simpatica possibilità di diffusione della musica jazz.

Attivate le notifiche per il prossimo appuntamento di TERZO TEMPO e non mancate di esserci. Bye, bye!!!

Post-puntata del 17 maggio 2018

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