
Elevation – Francesco Schepisi
Etichetta discografica: Abeat Records
Data di uscita: 9 maggio 2025
C’è una parola che vibra nel titolo e nell’anima di questo album: Elevation. È molto più di una semplice raccolta di tracce. È un viaggio sonoro attraverso gli strati più intimi dell’esistenza. A firmarlo è Francesco Schepisi, pianista e compositore pugliese classe 1990, che con questo lavoro fa il suo ingresso ufficiale nel panorama jazzistico come bandleader, dopo anni di apprezzate collaborazioni come side-man.
Schepisi non arriva con clamore, ma con consapevolezza. Attivo dal 2009 sulla scena nazionale e internazionale, costruisce il suo debutto con pazienza e visione, raccogliendo intorno a sé musicisti di rara sensibilità e l’apporto prezioso di un ospite d’eccezione: Michael Rodriguez, trombettista e flicornista newyorkese vincitore di un Grammy. L’album, pubblicato da Abeat Records il 9 maggio 2025, è disponibile in CD e su tutte le piattaforme digitali.
Il cuore del disco: tra introspezione, forma e libertà
Elevation si muove agilmente tra jazz moderno, impressionismo musicale e sfumature elettroniche. È un disco che respira, che accoglie l’improvvisazione con la stessa naturalezza con cui un albero accoglie il vento: senza resistergli, ma lasciandosi piegare nella direzione del senso.
I brani sono firmati quasi tutti da Schepisi, tranne due: un arrangiamento di The Raven That Refused to Sing di Steven Wilson e uno standard immortale di Duke Ellington, scelto con rispetto e originalità.
Tra i brani spiccano:
- Ridgewood: un omaggio al Queens newyorkese, fatto di tensioni urbane e groove irregolari. Il piano elettrico si impone con una forza comunicativa che rimanda alla scuola di Herbie Hancock, ma resta personale, narrativo, con quel tocco di “Mediterraneo metropolitano” che è la cifra poetica di Schepisi.
- Pensiero Mite: qui la tromba di Rodriguez sfuma come una carezza, mentre il pianoforte disegna un inno sommesso alla fragilità. Il contrabbasso e il piano all’unisono nella seconda parte danno profondità e solidità al brano, come colonne portanti di una cattedrale interiore.
- Feeling Unreal: l’atmosfera scura, quasi cinematografica, evolve in un crescendo che si scioglie nel sax, con reminiscenze metheniane. È un’esperienza catartica, una liberazione, un brano che ti fa sentire “più reale” proprio mentre ti parla dell’opposto.
- Il sentiero: brano d’apertura, inizia con un arpeggio che sembra voler misurare il battito del cuore. Poi il violoncello e la sezione ritmica entrano come onde che accompagnano il cammino di un viandante alla ricerca del sé.
- Elevation (la title track): brevissima, solo un minuto, ma potentissima. Suoni elettronici, voci infantili lontane, un testo recitato: è la sospensione tra sogno e consapevolezza. Una dark ambient che funziona da intermezzo simbolico, quasi un’invocazione.
La coralità: molti volti, un solo spirito
Una delle scelte più intelligenti di Francesco Schepisi è stata quella di affidare ogni brano a una formazione diversa, costruendo così una narrazione collettiva dove ogni musicista porta un frammento di verità. Eppure, il disco suona coeso, fluido, come se ogni interprete sapesse esattamente dove andare, quando ascoltare e quando intervenire.
Tra i musicisti:
- Antonello Losacco (contrabbasso e basso elettrico),
- Gianlivio Liberti e Vito Tenzone (batteria),
- Giovanni Astorino (violoncello),
- Vincenzo Di Gioia (sax contralto),
- Aldo Di Caterino (flauto),
- Samantha Spinazzola e Dario Schepisi (voci).
A rendere tutto ancora più prezioso, come detto, c’è Michael Rodriguez, che arricchisce alcuni brani con un lirismo inarrivabile.
Produzione e cura del suono: quando la tecnica si fa trasparenza
Il disco è stato realizzato con grande cura, in un contesto produttivo che ha saputo mettere in risalto la delicatezza e l’intensità della scrittura di Schepisi.
Registrato al Sorriso Studios di Bari nelle giornate del 2, 3 e 4 maggio 2024, Elevation è il frutto di un lavoro tecnico meticoloso e sensibile, affidato alle mani esperte di Tommy Cavalieri, che ha curato sia la registrazione che il mix e il mastering. Il risultato è un suono caldo, avvolgente, mai invadente: ogni dettaglio è scolpito con cura, ogni spazio sonoro è rispettato. L’estetica visiva del progetto, con le fotografie di Clarissa Lapolla e il design firmato da Marina Barbensi, accompagna in modo coerente l’esperienza d’ascolto, completando il quadro di un lavoro curato in ogni sua parte.
Elevation, Francesco Schepisi orchestra l’essenziale
Elevation è un disco che non cerca scorciatoie. Non ti prende per mano: ti osserva, ti ascolta, ti accompagna. È l’opera di un artista che sa scrivere musica come si scrive una lettera personale. Schepisi si rivela non solo un raffinato compositore e pianista, ma anche un eccellente bandleader, capace di scegliere le voci giuste per ogni racconto.
In un mondo che corre veloce, Elevation è una pausa necessaria. È un jazz che non ha paura del silenzio, del sogno, della fragilità. E per questo, merita di essere ascoltato, e riascoltato.
Tracklist
01. Il sentiero Francesco Schepisi 04:25
02. Ridgewood Francesco Schepisi 06:19
03. Pensiero mite Francesco Schepisi 06:45
04. Elevation Francesco Schepisi 01:00
05. Feeling unreal Francesco Schepisi 06:27
06. La mia terra lontana Francesco Schepisi 07:42
07. The raven that refused to sing Steven Wilson 06:09
08. Baby fly Francesco Schepisi 04:18
09. Nature Francesco Schepisi 04:06
10. Prelude to a kiss Duke Ellington Testo: Irving Gordon, Irving Mills 03:28
11. Letting go Francesco Schepisi 04:37

HIGHLIGHTS
Esordio solista ispirato e maturo di Francesco Schepisi
Jazz contemporaneo con influenze impressioniste, mediterranee ed elettroniche
Partecipazione di Michael Rodriguez, vincitore di Grammy Award
Ogni brano interpretato da una formazione diversa, senza perdere coerenza
Produzione curata, suono cristallino, arrangiamenti raffinati
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