La puntata del 6 maggio 2021 #204

La puntata del 6 maggio 2021 #204

Questa è la puntata del 6 maggio 2021, la numero 204, della versione radiofonica di Jazz in Family.

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Il player della puntata

Jazz in Family (Programma radio) lo potete ascoltare su diverse radio, FM e Web, della nostra penisola. Le alternative sono questo articolo o il cercarci su una delle tante piattaforme di streaming.

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2.
La playlist

#BranoArtista/BandAlbum
1Letter for Paul (feat. Chris Potter, Jon Cowherd, Marcus Gilmore & Rogerio Boccato)John Patitucci, Chris Potter, Jon Cowherd, Marcus Gilmore, Rogerio BoccatoLetter for Paul (feat. Chris Potter, Jon Cowherd, Marcus Gilmore & Rogerio Boccato)
2AbrahamRaffy BushmanAbraham
3RevelationChristian PabstBalbec
4Quarantena Song N.27Oriol VallèsRecer
5Doppler FxMichael Wollny, Emile Parisien, Tim Lefebvre, Christian LillingerXXXX
6When I’m FallingAvishai Cohen, Gothenburg Symphony Orchestra, Elchin Shirinov, Mark GuilianaTwo Roses
7Wasted on the YouthIda SandDo You Hear Me?
8Non si mangia una canzoneDavide Shorty, DJ Gruff, Gianluca Petrellafusion.
9StarchildSean KhanStarchild
10DiveSvetlana Marinchenko Trio, Peter Cudek, Ofri NehemyaLetters to My Little Girl
11OrnetteMATIn Front Of

3.
Breve commento

Nei giorni scorsi guardando l’intervista ad un noto rocker italiano abbiamo avuto, per un attimo, la sensazione che solo il rock aveva i mezzi per esprimere gli stati d’animo del suo autore e del pubblico, il quale spesso si riconosce in una specifica canzone. Per fortuna, è stato solo un attimo.

Rivedendo, nella nostra memoria, le precedenti puntate di Jazz in Family ci siamo ricordati dei vari brani, ad esempio, che fanno riferimento ai problemi razziali o agli stati d’animo creati dalla recente pandemia.

Le capacità espressive del jazz

Quello che a volte sembra banale va’ nuovamente evidenziato per ricordarci il suo reale valore e significato. Il rock è una piccola costola dell’infinita capacità espressiva del jazz. Il rock usa molto lo strumento “voce” e questo potrebbe sembrare uno svantaggio del jazz. In realtà, è quel suo “silenzio”, quel mancato utilizzo dello strumento voce, che lo rende più penetrante e più efficace nelle coscienze e per la crescita culturale dell’ essere umano.

Facciamo un esempio, sicuramente, più immediato: guardando un video attiviamo molte capacità del pensiero e abbiamo bisogno di maggior tempo per elaborare la mole di informazioni che riceviamo, siamo più passivi. L’ascolto di un audio richiede l’attivazione di minori capacità sensoriali da parte dell’uomo e quindi una maggiore capacità di concentrarsi e una superiore libertà di movimento e di cose da fare e pensare contemporaneamente. Anche nei computer avviene un processo simile: se guardi un video o ascolti un audio il pc necessità di maggiori o minori capacità di elaborazioni.

Nel nostro programma privilegiamo l’audio all’apparire per provare a permettere di far arrivare meglio i messaggi, i pensieri, le opinioni che, i vari autori musicali, ci lanciano con le loro composizioni.

In questa puntata,

lettere

partiamo con la “lettera” di gratitudine di John Patitucci al suo mentore Paul Jackson recentemente scomparso. Noi, verso chi siamo grati?

libri

Proseguiamo con Christian Pabst che ci permette di riscoprire uno dei bei libri della letteratura mondiale: Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust. La musica di Pabst, però, non è l’esaltazione di un libro ma il suo personale racconto di un Tempo Perduto e ritrovato, di un nuovo approccio alle dinamiche della vita più semplice e tranquillo.

tempo

Subito dopo, Oriol Valles sembra rispondere, con la sua musica, ricordandoci una cosa fondamentale. Abbiamo avuto più tempo per noi (es.: per comporre) e siamo riusciti, comunque, a mantenere dei contatti con gli altri grazie alla tecnologia (le videochiamate per noi i concerti in streaming per i musicisti), creando una sorta di romanticizzazione del periodo trascorso. Questa romanticizzazione della reclusione, però, si è rivelata una mera illusione di una nuova realtà chiaramente preoccupante. Canzoni, quindi, illusoriamente coinvolgenti ma che cancellano i nostri tempi.

emozioni

Ascoltiamo il messaggio di Avishai Cohen che con il suo nuovo album sottolinea l’aspetto della multiculturalità attraverso la sua musica che incontra un orchestra di 92 elementi. Un disco in cui le uniche cose che contano sono la performance, l’emozione e l’espressione personale di un cittadino del mondo che vede la musica come la sua unica vera patria. Invece, il nuovo disco della vocalist Ida Sand, propone un set vivace di 10 canzoni originali dove privilegia l’aspetto soul, l’aspetto delle emozioni.

e…

11 magnifici brani, in questa puntata, ognuno con un proprio messaggio, con qualcosa da dirci, e che lasciamo a voi scoprire, interpretare e, soprattutto,… vivere – a modo vostro.

BUON ASCOLTO & SIATE GRANDI!!!

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La puntata del 6 maggio 2021 #204
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