A prescindere dai gusti musicali, questa sera abbiamo scelto, anche, un esecuzione musicale di un jazzista d’oltralpe.
La sua musica ci permetterà di evocare sensazioni, profumi e storie di un territorio del vicino oriente. La miscellanea di culture musicali, in questo caso, confermerà che gli incontri di culture devono dar vita e non morte.
Satie, Monk, ritmi “Alaturka” e duduk armeni faranno rivivere le anime di un popolo, e di una cultura, che ha vissuto l’incubo del genocidio, prima ancora degli ebrei.
Qualche volta ci piace tenere sveglie le coscienze e le menti, senza fare chiacchiere, con della buona musica.
Vi aspettiamo, non mancate!