15 febbraio 2018

Terzo Tempo: il dopo puntata del 15 febbraio 2018

Terzo Tempo: il dopo puntata del 15/02/2018

Questa settimana abbiamo dato il via alla puntata con un brano musicale di un bassista ritenuto tra i più bravi al mondo. Chi dice di essere esperto in musica jazz indica Jeff Berlin come il migliore di sempre, dopo Jaco Pastorius, nel suonare e comporre con il basso elettrico.

La nostra poca conoscenza di JAZZ non ci permette di confermare o meno questa affermazione, possiamo solo dire che lo abbiamo scoperto in un modo che raccontiamo nel podcast ed abbiamo sentito di dover condividere la sua musica e la sua scoperta con voi. Con voi che ascoltate il jazz per la prima volta, con chi lo conosce fin troppo bene come suo mondo musicale preferito e con chi invece lo suona per passione o per professione. 

La cosa insolita di questo avvio di puntata, probabilmente, e stato il mandare un saluto a chi promuove e diffonde il jazz attraverso la radio, qui in Italia. Per rappresentare questa categoria, fatta da professionisti ed improvvisatori appassionati e temporanei, abbiamo scelto di salutare due figure storiche che citiamo, sempre e solo, nel podcast.  Riteniamo importante questo passaggio perché, se teniamo al jazz, dobbiamo mantenere un grado di attenzione verso gli altri che, a vario titolo, condividono le loro scoperte e conoscenze. Il livello di attenzione non è per anticipare le nuove scoperte musicali, o il linguaggio da utilizzare nel presentare, ma per integrare, arricchire, differenziare e/o sostenere qualcosa di valido. Passa anche attraverso queste piccole cose il mantenimento, e l’elevazione, di un certo livello culturale e sociale nel nostro paese.

T'incuriosisce leggere la presentazione della puntata?

In questo spazio, questa settimana, troverete:

  1. La possibilità di ascoltare il podcast 
  2. Leggere la lista dei brani proposti
  3. Leggere un mini commento su alcuni album suggeriti in trasmissione
  4. Un commento sintetico sulla TOP JAZZ ALBUM di questa settimana.

Il podcast

Ecco il player settimanale, automatico da pc, per l’ascolto del podcast. Buon Ascolto!

La Playlist

#TitoloArtista/Gruppo
1This Is Your Brain On JazzJeff Berlin
2UntilBraxton Cook
3KmaWalt Weiskopf, Carl Winther, Daniel Franck, Anders Mogensen
4ObeDavid Murray, Saul Williams
5AvanguardiaMarco Acquarelli
6ReturnDario Carnovale, Alessandro Turchet, Luca Colussi
7DepartAlberto La Neve
8RiistoMopo
9The RambleJulian Lage
10Love InsideLindsey Webster

Nella playlist della puntata

Ci piace segnalare ed evidenziare:

Lidenbrock front cover
Alberto La Neve & Fabiana Dota - Lidenbrock: Concert for sax and voice (Manitu Records 2018)

Lidenbrock è un disco che nasce da una mente fervida di immaginazione e con una volontà forte ed impavida. Questa musica nasce come un concerto/suite con l'obiettivo di ricercare e sperimentare sensazioni ed emozioni "volte ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima"... il centro di sè stessi.

Alberto La Neve prende spunto da uno dei suoi autori preferiti, Jules Verne, per intraprendere questo viaggio sonoro e canoro che, prendendo spunto dal titolo del libro, lo porti al centro della terra. Noi, per descriverlo, abbiam preso spunto da altro, convinti che il compositore calabrese ci perdoni questa divagazione. 

In un intervista che pubblichiamo a latere, in sostanza,  Alberto esprime il concetto che la musica debba andare verso una direzione che sia quella scelta dallo stesso compositore, anziché verso quella desiderata dagli altri attori del processo musicale messo in atto.    

Con questo semplice concetto, siamo convinti di poter proporre queste composizioni ad un pubblico molto ampio grazie ad una larga versatilità. E’ nostro compito farne l’uso che riteniamo migliore. Per il classico ascoltatore: un disco che va bene per addormentarsi ma che, invece, userete sicuramente per dare una marcia in più alla vostra fantasia, alla vostra cultura e alla vostra vita. Per gli altri musicisti: una possibilità di confronto e di nuove strade da intraprendere, possibilmente in compagnia.

Drops
Marco Acquarelli - Drops (Filibusta Records 2018)

Poco prima delle feste di Natale è stato pubblicato il terzo disco del chitarrista e compositore romano Marco Acquarelli. Noi avevamo segnalato immediatamente l’uscita di questo disco, dato che aveva colpito subito la nostra attenzione. Vuoi il particolare periodo dell’anno, vuoi altri imprevisti, il disco sembrava entrare a far parte della collezione… storica. La fortuna, però, assiste la nostra labile memoria ed ecco che uno scambio di chiacchiere tra amici ci fa tornare alla mente questo bel cd.

Il termine “Drops”, letteralmente tradotto dall’inglese, significa “gocce”, mentre con un accezione più ampia, legata all’ascolto delle prime note, possiamo interpretarla ed immaginarla come “una caduta di gocce”. Infatti, il primo brano del cd è la titletrack dell’intero lavoro inedito. La sensazione che né ricaviamo è di un improvvisa e delicata caduta di gocce sul nostro corpo, sulla nostra vita, sulla nostra anima. Dalla prima caduta di gocce in avanti, un turbinio di sensazioni accompagnano l’ascolto di questi 45 minuti di musica. La musica di Acquarelli, le gocce di Marco, scendono nello stesso modo in cui ti ritrovi sotto la doccia perfetta alla fine di una giornata estenuante: ti rigeneri fisicamente e mentalmente.

Con le “gocce” di musica, di Acquarelli, troviamo a “giocare”, oltre all’autore, una formazione nata nel 2015 a  Roma e composta da Daniele Tittarelli al sax, Fabio Sasso alla batteria e Francesco Ponticelli al contrabbasso. I tre contribuiscono, in modo concreto, alla incisione di un disco jazz con suoni moderni ed una sperimentazione che non disturba.  

Dario Carnovale - Untitled (Albore Records 2018)

Ci sono artisti ed etichette discografiche che preferiscono pubblicare i loro lavori discografici solo fisicamente, ma ci sono alcuni che invece preferiscono pubblicare solo, o prima, sulle piattaforme di vendita e di streaming digitale. Nella seconda categoria rientra la scelta di diffusione operata da Dario Carnovale con il suo nuovo album “Untitled”. Non ridete, non abbiamo scritto male il cognome di questo pianista e compositore di origini palermitane, ma residente da anni ad Udine.

Il disco si sviluppa su 9 tracce tematiche inedite e ben differenziate. Molte di esse sono state composte in momenti diversi e distanti temporalmente. Abbiamo, quindi, un materiale che è l’espressione di esperienze ed influenze variegate.  Tra tutti evidenziamo “Sic 58” composto una settimana dopo l’incidente mortale a Marco Simoncelli, e quindi oltre 6 anni prima della pubblicazione di “Untitled”.

Dario presenta la sua musica come il miglior linguaggio che sappia usare per esprimere i suoi pensieri più profondi e spesso velati di malinconia, ma che è meno presente rispetto alle precedenti incisioni. Una malinconia che, a nostro avviso, si confonde con delle influenze classiche e, spesso, nascosta dai contributi preziosi di Alessandro Turchet (cb) e Luca Colussi (d). I due musicisti formano una sezione ritmica che lavora da diversi anni, in studio e dal vivo,  con Carnovale, offrendo un risultato finale ulteriormente impreziosito dalle competenze tecniche di Stefano Amerio e dal suo studio di registrazione.

Uno sguardo alla TOP JAZZ ALBUM della settimana

Nella scorsa settimana abbiamo giocato, a più riprese, con la manifestazione canora italiana per eccellenza: il Festival di Sanremo. Sembra che ci sia possibilità di farlo, ancora una volta, grazie alla nostra TOP JAZZ ALBUM. 

Una manifestazione come quella di Sanremo sconvolge, nelle settimane successive, i dati sulle classifiche di preferenza e di vendita. La nostra classifica, questa settimana, sembra avere lo stesso tipo di sconvolgimento: un post-festival del jazz. Gli ingressi in classifica, per questa settimana, sono ben 5 su 10.

Se vi aspettate che siano tutti, o a maggioranza, nuovi ingressi di dischi italiani dobbiamo deludervi.  Le novità, per il jazz italiano, sono rappresentate dal disco di Dario Carnovale, Untitled, e da Lidenbrock della coppia La Neve – Dota.

L’album di Jamison Ross è ancora il disco che Jazz in Family caldeggia più di ogni altro, ma non perdetevi l’ascolto, o l’acquisto, degli altri 9 che compongono la nostra particolare e speciale classifica.

Divertitevi, rilassatevi, fate cose eccezionali nella vostra vita, quelle semplici, e per finire, anche questa settimana, ricordiamo che,

oltre alla sfida Napoli-Juve o a chi ruba/trattiene più o meno soldi…

…esistono ancora problemi mai affrontati, misteri mai risolti e favole infinite, maestri più potenti di Palpatine che insegnano a giovani praticanti il lato oscuro della politica, ed ancora… 

Votiamo bene ed attentamente, per quanto ci è possibile!!!  

Anche questa volta… cose belle a tutti voi e… al prossimo appuntamento. 

15 febbraio 2018

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