Shadow - Lizz Wright

Shadow di Lizz Wright, incanta con un mix di jazz, soul e gospel

Shadow – Lizz Wright

Etichetta discografica: Blues & Greens Records

Data di uscita: 12/04/2024

Ogni riproduzione è vietata se non viene citata la nostra fonte: Jazz in Family

Lizz Wright, cantante e cantautrice di grande talento, si conferma come una delle voci più potenti nel panorama musicale americano con il suo ultimo album, Shadow. Con la sua musica, Wright intesse un affascinante ritratto della cultura americana, superando le divisioni sociali con un messaggio d’amore e un profondo senso di umanità. Le sue canzoni sono un invito all’accettazione della bellezza della realtà e alla creazione di un’esperienza collettiva di appartenenza.

Lizz Wright

Cresciuta in Georgia, Wright trae ispirazione dalla sua infanzia nel sud, dove ha iniziato la sua carriera musicale come direttrice musicale di una piccola chiesa. Il suo percorso musicale l’ha portata a esplorare il Grande Canzoniere Americano, diventando un tesoro internazionale amato dal pubblico.

L’Innovazione di Shadow

Il suo ultimo lavoro, Shadow, rappresenta un importante traguardo nella sua carriera. Shadow è il primo album di Wright pubblicato sotto la sua etichetta, Blues & Greens Records. L’album è un omaggio all’intimità, alla perdita, alla comunità e alla guarigione, e presenta cinque composizioni originali. Altre cinque composizioni sono interpretazioni uniche di canzoni di artisti come Cole Porter, Gillian Welch & David Rawlings, Sandy Denny, Candi Staton, Toshi Reagon e Caitlin Canty.

Genere e Stile Musicale

Shadow è un mix cross-genere di jazz, soul, gospel, country e folk. La voce profonda e sensuale di Wright è il filo conduttore che tiene insieme l’album, rendendo ogni canzone un’esperienza emotiva profonda e coinvolgente.

Analisi delle Tracce

L’album offre una serie di delizie: da cover orientate al folk come “Who Knows Where The Time Goes” di Sandy Denny, “I Made a Lover’s Prayer” di Gillian Welch e David Rawlings, o l’evocazione vicina alla perfezione e rispettosamente classica di “I Concentrate On You” di Cole Porter, alla quasi estatica spiritualità di “Circling” o alla sensazione spirituale tranquilla ma commovente di “Root of Mercy”.

Registrazione e Collaborazioni

Listen, Watch, Follow

Il luogo dove le varie anime del jazz si ritrovano in famiglia

Ryan Freeland, un ingegnere di fama, ha registrato Shadow a Chicago. Chris Bruce, un collaboratore e direttore musicale di lunga data, ha prodotto l’album, mentre Lizz Wright ha fornito la supervisione esecutiva.

Tra gli interpreti e i collaboratori troviamo Adam Levy, Lynne Earls, Justin Hicks, Morley Kamen, Jack DeBoe, Ben Zwerin, Kenny Banks Sr., Glenn Patscha, Deantoni Parks e Rashaan Carter.

Le contribuzioni in primo piano includono infine la violinista Trina Basu e il violinista Carnatic Arun Ramamurthy, l’arpista Brandee Younger, la compositrice Hanna Benn e i musicisti di Chicago.

Risonanza nel Mondo della Critica

L’album ha ricevuto ampi elogi nel mondo della critica musicale per la sua brillantezza e originalità. La voce di Wright è stata descritta come un paesaggio sonoro abbagliante che varia dal jazz e blues al folk e soul. Shadow è stato definito come una ricca tappezzeria di melodie soulful, testi intimi e genio collaborativo.

Conclusione e Giudizio Personale

In linea con le opinioni espresse fin qui, Shadow è un album che merita sicuramente l’attenzione.

Tuttavia, è importante sottolineare che gli amanti e i puritani del jazz potrebbero rimanere delusi. Questo perché l’album Shadow spazia tra vari generi musicali, non limitandosi al solo jazz. Nonostante ciò, chi ama la musica di qualità resterà estasiato da questo nuovo risultato artistico di Lizz Wright. La sua voce unica e potente, la sua capacità di creare musica che tocca il cuore e la sua abilità nel rendere ogni canzone un’esperienza emotiva profonda e coinvolgente sono solo alcune delle ragioni per cui Shadow è un album da non perdere.

Shadow - Lizz Wright
Shadow – Lizz Wright

Ogni riproduzione è vietata se non viene citata la nostra fonte: Jazz in Family

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