La puntata del 31 Gennaio 2019 #118: TERZO TEMPO

La puntata del 31 Gennaio 2019 è stata introdotta da un brano di un artista dell’ Azerbaijan, una bella voce femminile: Aziza Mustafa Zadeh.

La sua musica trae ispirazione da tradizioni folkloristiche che fanno capo al cosiddetto genere musicale del “mugam”. Senza entrare troppo nei dettagli e nella storia di questa protagonista diciamo subito che essa ha intriso la musica popolare con le forti esperienze acquisite in ambito jazzistico. Ne viene fuori così una musica che ha un appeal interessante ma certamente ostico per l’ascoltatore che, già normalmente, fa fatica o non ha mai ascoltato il jazz.

Tutto ciò ci ha permesso di introdurre un rapido pensiero e commento sull’ormai annosa questione che il jazz è una musica ostica è solo per pochi eletti. Certo un aspetto che abbiamo già trattato in altre occasioni e di cui non siamo i primi a scrivere qualcosa.

Nella nostra semplicità, però, vogliamo ribadire un concetto che ci sta particolarmente a cuore: tutto ciò che ci appare nuovo ed insolito non è qualcosa che ci viene “contro” ma l’occasione per allargare i nostri orizzonti.

La musica di Aziza, così come tanta altra musica che ascoltiamo per la prima volta, è una musica che va ascoltata e riascoltata per diverse volte è in diversi momenti delle nostre giornate. Va ascolta, anche, nei diversi momenti in cui il nostro stato d’animo è differente dall’ascolto precedente.

Anche quando ascoltiamo le nuove canzoni che vengono presentate all’ennesimo festival di Sanremo esse ci appaiono “insipide”, senza gusto – senza sale, rispetto a quelle dell’edizione precedente. Gli ascolti successivi ci fanno poi innamorare e comprendere le loro diversità e le loro bellezze. Adottiamo, dunque, questa formula per avvicinarci al Jazz e a tutta l’altra musica che viene prodotta nel mondo.

Impareremo, così, a relazionarci meglio anche con altre persone, semmai provenienti da altri continenti o semplicemente dal condominio di fronte.

Buon ascolto e buona lettura!

Questa Settimana

  1. Il podcast e la playlist
  2. Il mini commento su alcuni album
  3. La Top Jazz Album
  4.  …on tube!!!

Il Podcast

Prima di tutto, ecco il player per poter ascoltare la puntata numero 119 di Jazz in Family. Puntata che, come consuetudine, è andata in onda sulle radio che trasmettono il nostro format radiofonico.

La playlist della settimana

Titolo Artista/Gruppo Album
Kaukas Mountains Aziza Mustafa Zadeh Always
Bye Bye Blackbird – Live In Montreux, Switzerland/1991 Rachelle Ferrell Live In Montreux
No Doubts Left Papik, Walter Ricci Little Songs for Big Elevators
News from… (feat. Snoop Dogg, Walter Ricci) – Radio Edit Antonio Farao, Walter Ricci, Snoop Dogg News from… (feat. Snoop Dogg, Walter Ricci) [Radio Edit]
The Session Oona Rea, Danilo Rea First Name: Oona
Everything I’ve Got Belongs to You Antonella Santoro 5tet The Silken Kirtle
Beat It Aaron Tesser & The New Jazz Affair Back to the J Hotel
Il guardiano dei giardini di Ineo Luigi Blasioli Mestieri d’oltremare e favole di jazz
A View From Above Mark Lockheart, Alice Leggett, Liam Noble, John Parricelli, Tom Herbert, Sebastian Rochford Days on Earth
Anything Goes Pat Brennan Quartet Welcome To
Inner Being Joey DeFrancesco Inner Being – Single

Nella playlist della puntata

Ci piace segnalare ed evidenziare:

(cliccando sulle cover degli album verrai reindirizzato al loro ascolto su una piattaforma di streaming) 

The Silken Kirtle - Antonella Santoro 5tet
The Silken Kirtle - Antonella Santoro 5tet

The Silken Kirtle è un album che si presenta con 11 tracce di cui 10 sono rivisitazioni del patrimonio culturale del Great American Songbook e risalenti a quel periodo che va dai primi anni '20 agli anni '50 del ventesimo secolo. L'undicesima traccia, quella che dà il titolo al disco, è, invece, una composizione originale, in piano solo, di breve durata e dai tratti melodici che richiamano, comunque, il periodo degli anni 20.

Protagonista di questo lavoro è una donna siciliana che si chiama Antonella Santoro. La Santoro giunge a questo traguardo, primo disco inciso, attraverso un percorso di formazione amatoriale ma di qualità, quasi,  professionale.

Il lavoro formativo si concretizza con un progetto discografico prodotto e curato dalla stessa Antonella e realizzato con l’affiancamento di 4 musicisti francesi di comprovata fama ed esperienza (Laurent Marode, pianoforte – Laurent Fradelizi, contrabbasso – 
Stéphane Chandelier, batteria – Fabien Mary, tromba) e pubblicato nel catalogo della Jazzy Records, etichetta da sempre interessata a progetti particolari.

Antonella Santoro giunge a questo traguardo dopo altre esperienze in altri campi artistici. Alcune di queste esperienze l’hanno aiutata a rilasciare, insieme al disco, anche un booklet contenente una ricerca storica ed approfondita sui brani presenti in The Silken Kirtlet. Nel booklet, oltre alle liner notes scritte direttamente da Antonella, sono presenti i testi delle canzoni con la storia e le curiosità che le riguardano.

Oltre ad ascoltare questo disco, su un qualunque servizio di streaming online, vi è dunque un ulteriore motivo per diventare possessori del disco in formato fisico.

“L’enigmatica immagine della copertina e il titolo dell’album invitano a immergersi in un’atmosfera solo apparentemente d’antan, sorprendendoci poi con un’alternanza di tempi dispari e ritmi sostenuti, improntati a sonorità ben più moderne e attuali.
Un disco colto, che ci ricorda quanto il Jazz tradizionale possa essere un meraviglioso scrigno di storie da scoprire e da amare (Jazzy Records)”.

Back to the J Hotel - Aaron Tesser & The New Jazz Affair
Back to the J Hotel - Aaron Tesser & The New Jazz Affair

Nel podcast di questa settimana è stato presentato un brano di Aaron Tesser. L'artista è stato introdotto giocando sull'origine del suo nome e cognome che apparentemente lo fa sembrare un musicista di origine anglo-americana. In realtà Aaron Tesser è un sassofonista nato è cresciuto a Treviso.

Tesser ha un primo approccio al sax tenore nel 1991. Dopo un periodo di circa 2 anni verso studi classici decide di dedicarsi, nel 1993, esclusivamente alla musica jazz. Col tempo però decide di rivolgere il suo sguardo verso quella forma di jazz che comunemente siamo abituati a chiamare nu-jazz. Quella forma di musica che, nell’immaginario collettivo, siamo abituati ad accomunare con uno stile di vita più sofisticato e lussurioso.

Tesser incide così dischi uno dietro l’altro e si impone all’attenzione di un pubblico non solo italiano ma internazionale. Raggiunge così degli interessanti obiettivi di vendita in varie nazioni come la Francia l’Olanda o il Giappone. Ogni disco è il frutto di un delicato, ma deciso, equilibro tra riarrangiamenti, di noti successi del momento, nuove composizioni e coinvolgenti improvvisazioni, sperimentate anche durante dei dj-set con il noto dj Viani. 

Tesser, ha così modo di sperimentare e suonare tecniche e generi musicali diversi che gli permettono di avere una diffusione discografica abbastanza capillare.

Back to the J hotel è il nuovo album, che, a poco più di un mese dalla sua pubblicazione vede Tesser già protagonista in varie classifiche ufficiali di vendita. Il disco raccoglie tracce di autori vari e composizioni originali, in linea con i precedenti lavori. Strategiche le presenze delle due cover di Beat It (Michael Jackson) e di We don’t talk anymore (Charlie Puth) con il ruolo di Selena Gomez interpretato da Chiara Luppi.

TOP JAZZ ALBUM

Un semplice promemoria sulla sua esistenza.

Durante la settimana, meglio ancora ora, buttateci un occhio per verificare che non vi sia sfuggito qualche disco tra quelli che finora vi abbiamo segnalato. Ricordatevi di indicare il vostro album preferito ma, sopratutto, godetevi la musica in essa contenuta.

... on tube!!!

Per concludere, ecco a voi alcuni dei brani inseriti nella playlist radiofonica in formato video. 

Buona visione!!! 

Attivate le notifiche per il prossimo appuntamento di TERZO TEMPO e non mancate di esserci.

Bye, bye!!!

La puntata del 31 Gennaio 2019 #118: TERZO TEMPO

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