La puntata del 31 Gennaio 2019 è stata introdotta da un brano di un artista dell’ Azerbaijan, una bella voce femminile: Aziza Mustafa Zadeh.
La sua musica trae ispirazione da tradizioni folkloristiche che fanno capo al cosiddetto genere musicale del “mugam”. Senza entrare troppo nei dettagli e nella storia di questa protagonista diciamo subito che essa ha intriso la musica popolare con le forti esperienze acquisite in ambito jazzistico. Ne viene fuori così una musica che ha un appeal interessante ma certamente ostico per l’ascoltatore che, già normalmente, fa fatica o non ha mai ascoltato il jazz.
Tutto ciò ci ha permesso di introdurre un rapido pensiero e commento sull’ormai annosa questione che il jazz è una musica ostica è solo per pochi eletti. Certo un aspetto che abbiamo già trattato in altre occasioni e di cui non siamo i primi a scrivere qualcosa.
Nella nostra semplicità, però, vogliamo ribadire un concetto che ci sta particolarmente a cuore: tutto ciò che ci appare nuovo ed insolito non è qualcosa che ci viene “contro” ma l’occasione per allargare i nostri orizzonti.
La musica di Aziza, così come tanta altra musica che ascoltiamo per la prima volta, è una musica che va ascoltata e riascoltata per diverse volte è in diversi momenti delle nostre giornate. Va ascolta, anche, nei diversi momenti in cui il nostro stato d’animo è differente dall’ascolto precedente.
Anche quando ascoltiamo le nuove canzoni che vengono presentate all’ennesimo festival di Sanremo esse ci appaiono “insipide”, senza gusto – senza sale, rispetto a quelle dell’edizione precedente. Gli ascolti successivi ci fanno poi innamorare e comprendere le loro diversità e le loro bellezze. Adottiamo, dunque, questa formula per avvicinarci al Jazz e a tutta l’altra musica che viene prodotta nel mondo.
Impareremo, così, a relazionarci meglio anche con altre persone, semmai provenienti da altri continenti o semplicemente dal condominio di fronte.
Buon ascolto e buona lettura!