La puntata del 20 giugno 2019 #136

La puntata del 20 giugno 2019 #136

La puntata del 20 giugno 2019, della nostra rubrica di TERZO TEMPO, è l’ultima della Quarta Edizione di Jazz In Family!

Questa Settimana

1. Podcast e Playlist 2. Il nostro commento 3. Gli album in evidenza 4. La Top Jazz Album 5. …onTube!!!

Il Podcast

Ecco a voi il player per poter ascoltare la puntata  del 20 giugno 2019, cioè la numero 136 di Jazz in Family. Puntata che, come consuetudine, è andata in onda sulle radio che trasmettono il nostro format radiofonico. Subito di seguito la playlist eseguita.

La playlist

TitoloArtista/GruppoAlbum
Without YouHackney Colliery Band, YVACollaborations: Volume One
YesMichel CamiloEssence
Breaking Down The DoorSantana, BuikaAfrica Speaks
Head FirstLiam Noble, Tom Herbert, Sebastian RochfordThe Long Game
About 360Walter Smith IIIStill Casual
GamesBrandee YoungerSoul Awakening
Inner LifeAntonio FresaPiano Verticale
WikikiBardo 5etImperfetto orario
Five Forty AMOk BellezzaThe Goods
Star ShellNico CatacchioKinesis
Thoughts in ProgressMimmo CampanaleThoughts in Progress

Il nostro commento

Come vi abbiamo anticipato nella premessa questo è l’ultimo appuntamento di Terzo Tempo per questa stagione 2018/19. Salvo imprevisti, la rubrica ritornerà a fine settembre con la ripresa della programmazione ordinaria in radio. 

Per tutto il periodo estivo, però, non vi lasceremo senza musica. Certo, siete capaci, con le tante possibilità esistenti, di creare le vostre playlist personali o di ascoltare le tante già pronte ed esistenti sul web. Noi saremo una delle tante con la speranza di diventare una delle vostre preferite. 

Durante questo periodo estivo, come consuetudine, sceglieremo per voi alcuni dei brani già proposti in passato con le novità del periodo e limitandoci all’annuncio del titolo e del gruppo, o artista, che lo esegue.

Nel frattempo, attraverso il sito, continueremo a tenervi aggiornati sulle attività e le pubblicazioni discografiche legate al jazz italiano e mondiale. Apporteremo qualche cambiamento, sopratutto nella nostra organizzazione interna, per permetterci di essere ancora più coinvolgenti da settembre. 

In questi ultimi mesi abbiamo “sentito” la vostra presenza: GRAZIE!!!

Continuate a sostenerci perdonandoci gli errori che possiamo commettere, non siamo professionisti della musica o dell’informazione. Se potete, e volete, segnalateci errori e mancanze che noterete nelle nostre attività.     

Nella playlist della puntata

Ci piace segnalare ed evidenziare:

(cliccando sulle cover degli album verrai reindirizzato al loro ascolto su una piattaforma di streaming) 

Per questo ultimo appuntamento di Terzo Tempo abbiamo deciso di proporvi una lettura. Non i soliti dischi da ascoltare, quindi, ma una sana lettura da affiancare alle vostre prossime giornate estive. Quelle giornate in cui avrete del tempo per concedervi un momento di relax e, semmai, di riflessione su qualche tematica di interesse generale degli ultimi tempi. 

Che razza di musica – Stefano Zenni

Questo libro di Stefano Zenni non è stato pubblicato oggi, la prima pubblicazione è del 2016.

Poi, c’è sempre chi non conosce già, o chi ha dimenticato, una notizia, un informazione. C’è anche chi ha bisogno di una spinta per completare una lettura, o per rileggere con gusto un libro che ha già acquistato.

Il libro smonta, in modo mirabile e brillante, tutte le credenze legate al fatto che la musica possa avere delle caratteristiche razziali. 

Esiste una “musica nera”? E quale sarebbe la sua differenza rispetto a quella “bianca”? Sappiamo riconoscere un cantante afro-americano al solo ascolto?

Siamo abituati a pensare che la musica possa avere un carattere razziale, etnico o un “colore”, e se vediamo un musicista nero statunitense immaginiamo che sappia swingare con più naturalezza di un bianco, o che intonerà le blue notes con sottigliezze inaccessibili a un europeo e le caricherà di un feeling, di un soul inimitabile.

Ma tutto questo ha un fondamento scientifico, storico o culturale?

Zenni affronta una materia così delicata sia per l’ambito musicale che per quello sociale. Egli fa riferimento a concetti in apparenza lontani dalla musica, dal colorism al passing, e introduce stimolanti riflessioni sui rapporti fra le culture africano americana, ebraica e italiana.

Attraverso un approccio multidisciplinare fra i più diversi campi delle scienze storiche, biologiche e sociali, Zenni dimostra che la musica sa essere un esempio mirabile di collaborazione fra individui e comunità: uno scambio ininterrotto di idee e di risorse che trascende ogni barriera culturale o tentazione classificatoria.

TOP JAZZ ALBUM

Ricordatevi di dare uno sguardo anche alla nostra particolare classifica, la TOP JAZZ ALBUM.

La nostra classifica continuerà a tenervi compagnia, come sempre, per questo periodo e sarà ancora un punto di riferimento dove andare a cercare le uscite discografiche del periodo. Ricordiamo, e facciamo notare, che tutte le proposte musicali della TOP JAZZ ALBUM hanno la caratteristica di essere immediatamente pubblicate e rese disponibili per un ascolto sulle piattaforme di streaming più note (Spotify, Deezer, YouTube…).

TOP JAZZ ALBUM

… on tube!!!

Per concludere, ecco a voi alcuni dei brani inseriti nella playlist radiofonica in formato video. 

Buona visione ma, sopratutto, BUONA ESTATE a TUTTI!!!

https://www.youtube.com/watch?v=80PzhSw-qAQ&list=PLp_wk9ixMvFsOpRTPtvvt-7iibw8ZNlVq

Lascia un tuo commento

Scopri di più da Jazz in Family

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading