Ecco a voi la puntata del 12 ottobre 2023, la numero 280, della versione radiofonica di Jazz in Family. La 9.a edizione di questo programma nato per la radio e che potete ascoltare su quante hanno deciso di trasmetterlo.
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Il player della puntata
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La playlist
# | Titolo Brano | Artisti-Album |
1 | Menshiki’s Blues | Materical – Materical |
2 | Universal Message | Gianluca Petrella, Cosmic Reinassance, – Universal Message |
3 | Two things of gold | Two Things Of Gold – Two Things Of Gold |
4 | Desk of Love | Sergio Casabianca – De Visu |
5 | Groove it in your bag | Vitantonio Gasparro – Introducing |
6 | E penso a te | Mafalda Minnozzi – Natural Impression |
7 | Strummer | Ivano Icardi – Unconventional |
8 | Gouvy | Claudio Giambruno – Overseas |
9 | Stasera che sera | Four Season Band – Ci vuole un po’ di swing |
10 | Happy End | Giuseppe Millaci & Vogue Trio – Double Portrait |
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Breve commento
Dopo la puntata della scorsa settimana riprendiamo anche a scrivere, ascoltare e parlare di jazz italiano. Quest’anno come avevamo annunciato nella nostra introduzione alla IX edizione, gli appuntamenti dedicati alla musica nostrana raddoppiano. Tra i nostri impegni, c’è un momento riservato alle ultime novità e un altro che ci guiderà attraverso un “cammino” contemporaneo delle produzioni discografiche degli ultimi anni. Oggi, ci concentriamo sulle più recenti produzioni del jazz italiano.
Ma oltre a questa esplorazione musicale, intendiamo approfondire una riflessione iniziata la scorsa settimana: il jazz come specchio della storia e delle dinamiche umane nel nostro contesto attuale.
Tutto già scritto
Una riflessione comune tra gli esseri umani è quella di credere che “tutto sia già stato scritto”. Se dovessimo accettare passivamente questa prospettiva, sorge spontanea una domanda: perché ci sforziamo tanto di fare, di competere, persino di comporre nuove opere musicali? La risposta potrebbe trovarsi nel mezzo di questa dialettica.
In un mondo dove tutto è già stato scritto possediamo la libertà di poter spingere oltre l’esistenza dell’umanità – attraverso piccoli gesti, piccole cose, quale potrebbe essere una sequenza di note musicali “leggermente” modificate in un modo o nell’altro per esprimere sensazioni, emozioni, o raccontare una storia che diventa unica e originale.
I dischi di questa settimana ci parlano tanto della nostra cultura e delle dinamiche sociali che la plasmano
Alcuni artisti, come Mafalda Minnozzi e la Four Season Band, sembrano catturare l’aspirazione della società a cercare conforto e fuga dalle preoccupazioni della vita in un comodo divano imbottito. Vale la pena notare che questa osservazione non è una critica al valore del lavoro discografico.
Qualche altro disco, invece, sembra offrirci solo il desiderio di personalizzare un oggetto già esistente e gradito dall’autore. Un altro esempio, lasciare la famiglia d’origine ma andando ad abitare nell’appartamento a fianco. In questa fascia potrebbero rientrare i dischi di Giambruno, Gasparro, Casabianca, Icardi e Millaci.
Azzardano di più i dischi di Petrella, Two Things of Gold e, su tutti, quello dei Materical, ma sembra comunque un rimanere a vivere nel quartiere.
Insomma, niente che spacca completamente con il pensare che “tutto e già stato scritto” ma giusto quel tanto che ci permette di parafrasare quello che è stato scritto.
Jazz: chiamata all’azione?
Tuttavia, il jazz, per sua natura, può ribattere all’idea che “tutto è già stato scritto”. Con la sua capacità intrinseca di adattamento e improvvisazione, il jazz rappresenta una fonte inesauribile di creatività e speranza. Come sottolineato nella scorsa edizione, il jazz è una chiamata all’azione, un invito a essere testimoni attivi della nostra epoca e a contribuire al cambiamento positivo attraverso la musica e l’arte.
Arriviamo dunque a porci una domanda cruciale: Se il jazz italiano, e forse non solo esso, è questo è perché davvero “tutto è già stato scritto”? O forse l’umanità ha bisogno di una pausa di riflessione, un momento per contemplare il potenziale infinito dell’arte e della creatività nell’epoca moderna?
Una riflessione profonda ci attende…
#CiMettiamoPassione
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