Edoardo Nordio che, qui, conosciamo come valente bassista e compositore. Una persona che, solitamente, siamo abituati a “sentire” come doppiatore in tanti film, serie tv e di animazione.
Nordio è un profondo conoscitore, tra le altre cose, di quel tipo di musica fusion che imperversava tra la fine degli anni ’70 e gli anni’80. I suoi gruppi e artisti preferiti sono The Crusaders, Spyro Gyra, Groover Washington Jr., o i più recenti Jeff Lorber e Dave Sanborn, i cui nomi sono più legati allo smooth-jazz.
Da tutto ciò viene fuori un cd, “Fusion Steps”, che, oltre a riprendere questi groove intensi, accoglie anche due stimati professionisti italiani del genere. I nomi sono quelli di Gianni Vancini (sax contralto e tenore) e Umberto Fiorentino (chitarra elettrica). Quest’ultimo anche autore della liner notes del disco.
Pur essendo un prodotto discografico fortemente legato a sonorità del passato, esso è gradevole da ascoltare. Sopratutto, però, vanno messe in evidenza le capacità compositive di Nordio che integra, perfettamente, brani inediti con quelli non originali. L’autore offre degli interessanti spunti di modernizzazione scegliendo di confrontarli con tre diversi autori, e brani, da lui preferiti. I brani sono Tune 88 di Jeff Lorber, Morning Dance di Jay Beckenstein (Spyro Gyra) e Let it Flow di Groover Washington Jr. , qui reinterpretata in una versione più simile a quella del 2001 di Beckenstein.
Lanciamo un messaggio a Nordio chiedendo scusa, fin d’ora, se ci prendiamo un pò di confidenza: Edoardo, datti alla… musica!!!