La puntata del 18 ottobre 2018 #104: TERZO TEMPO

La puntata del 18 ottobre 2018 #104: TERZO TEMPO

La puntata del 18 ottobre ci ha offerto un interessante spunto per rafforzare uno degli aspetti più rilevanti di questa edizione di Terzo Tempo. Il forte legame esistente con altre discipline artistiche, in particolare con la grafica e con la pittura d’autore, viene rilanciato da uno dei dischi che abbiamo presentato in questo appuntamento.

Qual’è il disco e cosa ci trasmette, musicalmente e visivamente, lo commentiamo nel solito blocco su alcuni album della settimana. Anticipiamo solo che abbiamo deciso di riprendere la sua front-cover come copertina del nostro podcast di questa settimana.

Al momento in cui scriviamo non siamo riusciti ad entrare in contatto con l’autore di questo disco. Ci auguriamo di poterlo fare in un secondo momento e di poter chiedere un suo breve commento scritto, sotto questo articolo, per sapere qualcosa in più sulla grafica utilizzata, sul suo autore, e gli eventuali suoi significati .

Questa settimana:

  1. Il podcast
  2. La lista dei brani presentati
  3. Il mini commento su alcuni album

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Podcast

Ecco il player settimanale, per l’ascolto del podcast. Rilassatevi e buon Ascolto!

La Playlist

Titolo Artista/Gruppo Album
Lovely Day José James, Lalah Hathaway Lean On Me
Lament Robohands Green
Planet Zumo Andreas Schaerer, Luciano Biondini, Kalle Kalima, Lucas Niggli Magic Moments 11 (In the Spirit of Jazz)
Thank You Iceland KUU! Magic Moments 11 (In the Spirit of Jazz)
Lifeline Shai Maestro The Dream Thief
Monkey and the Brain Luca Dell’Anna Human See, Human Do (feat. Massimiliano Milesi, Danilo Gallo & Alessandro Rossi)
Pinturas negra Ugo Moroni Pinturas
Bright Red Emanuele Coluccia Birthplace
Toledo Aurelio Fierro Jr. Project, Federico Luongo, Dario Spinelli, Toto Allozzi, Enzo Anastasio Niente Di Nuovo
Estrela da Terra Gabriele Mirabassi, Cristina Renzetti, Roberto Taufic Agreste

Nella playlist della puntata

Ci piace segnalare ed evidenziare:

(cliccando sulle cover degli album verrai reindirizzato al loro ascolto su una piattaforma di streaming)

Pinturas - Ugo Moroni
Pinturas – Ugo Moroni

Pinturas nasce dalla vena compositiva del chitarrista Ugo Moroni. Moroni raggiunge questo obiettivo grazie al suo prestigioso curriculum di studi musicali e ad altri precedenti dischi. Da non sottovalutare un intensa attività concertistica e partecipazioni in altri progetti musicali. In questo disco, l’autore, rafforza anche la sua predisposizione verso la direzione d’orchestra radunando intorno a se una nutrita ensemble di 13 elementi e con caratteristiche ed esperienze non sempre omogenee.

L’idea, alla base della realizzazione di questo disco, è quello di creare un connubio, come anticipavamo all’inizio, tra arte figurativa e musica. Il compositore emiliano è un grande appassionato di pittura è sviluppa questo tema partendo dall’arte del pittore aragonese Francisco Goya. Le tracce presenti sono 5 è 3 di esse sottolineano questo legame partendo dai titoli (Pinturas Negra, La V° di Goya e Saturno divora i suoi figli).

La sensazione che nè traiamo è che il compositore non si limita solo ai titoli dei brani. Così come Goya era combattuto tra uno stile illuministico e razionalista contro impulsi irrazionali e romantici, anche Moroni sembra risentire, in questo disco, di influenze e impulsi diversi. Forse si tratta di inquietudini personali o, semplicemente, di trasformare i quadri di Goya in musica. La certezza è che Moroni apre un nuovo capitolo che merita di essere capito, e non solo ascoltato, per comprendere il futuro della sua musica. Una curiosità che, certamente, non sarà la priorità della vita personale di chi scrive e di chi legge, ma un indubbio interesse verso una musica interessante, fuori dal comune, e piacevole da ascoltare.

Per dovere di cronaca, segnaliamo i due brani che non sono a firma di Moroni:  A Foggy Day (George Gershwin) e Demon’s Dance (Jackie McLean).

Agreste - Gabriele Mirabassi, Cristina Renzetti, Roberto Taufic
Agreste – Gabriele Mirabassi, Cristina Renzetti, Roberto Taufic

Agreste è il diario di un viaggio durato anni di convivenza musicale e non solo, alla ricerca delle radici profonde, della musica brasiliana e delle sue culture contadine non molto differenti da quelle nostre, come la sarda o l’abruzzese.
Dopo l’esperienza di Correnteza, dedicata alla musica sofisticata e
raffinatissima di Jobim,il percorso dei tre prosegue risalendo il fiume verso l’entroterra, avendo come guida la suggestione potente della traduzione portoghese del termine: interior

Il trio si lascia alle spalle la musica che ricorda le spiagge da cartolina di questo grande paese.

Si addentra in un percorso che non è solo un mero luogo geografico ma che è anche un luogo psicologico, interiore, e ricco di altrettanta, ma diversa, poesia. Qui si racconta, musicalmente parlando, un rapporto frutto del difficile ed aspro lavoro con la terra e con la natura. Anime molto più chiuse ed introverse rispetto a quelle carioche, ma, al contempo, universali. Universalità che si esprime, in questo caso, con le influenze delle tradizioni espressive di alcuni territori italiani e che conservano ancora il fascino di questo intenso legame.

Il legame tra le varie regioni geografiche è velato e delicato. Tutti gli 11 brani che compongono il disco sono descrizioni di momenti storici e di vita quotidiana dei contadini del Minas Geiras.

I due album, che vi abbiamo presentato questa settimana, sono due notevoli lavori musicali che vanno oltre la semplice composizione musicale. Contribuiscono ad arricchire il nostro bagaglio culturale attraverso una multidisciplinarietà che potrebbe essere alla base di un magnifico programma scolastico.

Limitandoci alle sole melodie e ritmi, avete a disposizione due album adatti, rispettivamente:

  • a caricare le batterie della vostra vita in un inizio di giornata qualunque (Pinturas);
  • a snervare la vostra mente da giornate sempre più intense e difficili (Agreste).

TOP JAZZ ALBUM

Concludiamo, infine, ricordandovi che vi aspettiamo sulla TOP JAZZ ALBUM. Sopratutto condividete con tutti i vostri amici questa simpatica possibilità di diffusione della musica jazz.

Attivate le notifiche per il prossimo appuntamento di TERZO TEMPO e non mancate di esserci. Bye, bye!!!

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