Antonio Trinchera - Fauves

Fauves: il movimento… musicale di Antonio Trinchera

Fauves è il titolo del nuovo album di Antonio Trinchera che trae spunto dall’omonimo movimento artistico francese.

Il fauvismo

Con il termine fauves (in francese “belve, selvaggi”) si indica quel movimento artistico d’avanguardia, che in realtà è un gruppo di pittori, perlopiù francesi, che nella prima parte del Novecento diedero vita a un’esperienza di breve durata temporale, ma di grande importanza nell’evoluzione dell’arte, perché ne proponevano l’innovazione.

Questa corrente è chiamata anche fauvismo.

Antonio Trinchera, nel tentativo di coniugare la sua passione per il jazz e l’elettronica, ha voluto, probabilmente, emulare il fauvismo. Trinchera tenta di proporre un innovazione artistica del jazz attraverso l’introduzione dell’elettronica.

Se i pittori Fauves erano caratterizzati per il loro uso del colore come mezzo per rappresentare l’emozione, Antonio stratifica i suoi brani unendo l’elettronica con il Jazz, il pop e i poliritmi; combina complessità con semplicità è crea una fusione emotiva e musicale.

Sin dal suo album Next Move del 2016, Antonio Trinchera ha sempre avuto un piede in entrambe queste forme espressive di musica. È su Fauves che possiamo goderci le tonalità luminose dell’elettronica combinate con delle melodie sostenute da un ritmo e un groove instancabili.

Fauves

Il prolifico chitarrista ha composto 9 (nove) brani impossibili da etichettare come, ad esempio, ballad, blues, modern jazz o in altro modo. Sappiamo, però, dirvi che la musica di Antonio Trinchera, la musica di Fauves, insaporisce in giusto modo le nostre giornate. Sia che partiate dall’ascolto di 1976, il primo brano, sia dal fondo, con the tractor and the child, non mancherete di ascoltare suggestioni e stimoli diversi ai quali dare una libera interpretazione. Proprio come il fauvismo, bel quadro… pardonner, bel disco!!!

Antonio Trinchera - Fauves dentro testi
Antonio Trinchera – Fauves dentro testi

Accompagnato da Dony Valentino su Electric Violin (con il quale Antonio ha composto cinque dei brani dell’album), Camillo Pace al contrabbasso, Alessio Santoro e Leo Consoli alla batteria, Fauves, ci trasporta in un paesaggio sonoro e in un mondo pieno di colori senza barriere.

Il lavoro è ulteriormente impreziosito dalla sapienza di un sound engineer quale Tullio Ciriello e dalla produzione di Antonio Martino. Il disco sarà disponibile dal 23 sttembre su tutte le piattaforme digitali e nei migliori negozi di dischi.

Andiamo a divertirci.

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