Entanglements – Fabio Tullio tra fisica quantistica e possibilità improvvisative

Entanglements – Fabio Tullio

Etichetta discografica: A.Ma. Records

Data di uscita: 1° Novembre 2024

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Fabio Tullio, sassofonista e compositore italiano noto per il suo approccio innovativo al jazz e per la sua versatilità musicale, torna sulle scene con “Entanglements”, il suo secondo album pubblicato da A.MA Records. Tullio ha iniziato il suo percorso musicale in giovane età, studiando sassofono e teoria musicale presso istituzioni rinomate, affinando le sue abilità tecniche e sviluppando una profonda comprensione della musica jazz. La sua formazione include influenze provenienti da generi come il funk, la musica classica e la musica contemporanea, che hanno contribuito a formare il suo stile distintivo.

Nel 2018, Tullio ha pubblicato “Tales from Within”, un album accolto positivamente dalla critica per la sua originalità e la qualità delle composizioni. “Entanglements”, uscito il 1° novembre 2024, si presenta come un’evoluzione del percorso artistico intrapreso con “Tales from Within”, esplorando nuove sonorità e timbriche. L’album vede la partecipazione di talentuosi musicisti come Marta Capponi alla voce, Alessandro Gwis al pianoforte e alle tastiere, Andrea Colella al contrabbasso e al basso elettrico, Massimiliano De Lucia alla batteria, Andrea Gomellini alla chitarra, Valerio Vantaggio alla batteria, Claudio Corvini alla tromba e al flicorno, e Simone “Federicuccio” Talone alle percussioni.

Entanglements: Un intreccio sonoro

Nel nostro podcast, Tullio condivide il profondo spirito e l’ispirazione che hanno dato vita al suo nuovo album. In questo articolo, invece, troverai le nostre impressioni e riflessioni personali maturate durante l’ascolto.

“Entanglements”, il suo ultimo lavoro discografico, rappresenta un’evoluzione significativa rispetto al precedente album “Tales from Within”. Ispirato dal concetto di entanglement quantistico, l’album esplora le complesse relazioni tra i musicisti durante l’improvvisazione, creando un sistema sonoro intricato e affascinante.

Il genere musicale di “Entanglements” può essere definito come jazz contemporaneo, con evidenti influenze provenienti da stili come il funk, la musica classica e la musica contemporanea. Tullio fonde sapientemente improvvisazione e scrittura rigorosa, creando atmosfere suggestive e comunicando emozioni profonde attraverso il suo sassofono.

Un viaggio musicale in sette tappe

L’album si compone di sette brani, ognuno con una propria identità e un’attenta selezione di musicisti e strumenti. “Don’t Forget”, il brano di apertura, cattura lo spirito del nostro tempo con la sua sensibilità folk/jazz e la voce di Marta Capponi. “Untitled Spiritual”, brano di chiusura, è un’intensa esplorazione spirituale in cui il sassofono di Tullio guida l’ensemble in un processo di sovrapposizione e interazione creativa.

L’equilibrio tra struttura e improvvisazione

In “The Balance”, Tullio dimostra la sua maestria nel bilanciare struttura e improvvisazione. Il brano si sviluppa su un tema melodico ben definito, che funge da trampolino di lancio per l’improvvisazione dei musicisti. L’interazione tra sassofono, chitarra e pianoforte crea un dialogo musicale avvincente, in cui ogni strumento contribuisce all’evoluzione del brano.

Un omaggio al passato in “The Return of Mr. Crohn”

“The Return of Mr. Crohn” è un brano che omaggia il passato, pur mantenendo un’impronta contemporanea. Tullio utilizza il sassofono tenore per creare un’atmosfera nostalgica, mentre la sezione ritmica, composta da pianoforte, basso e batteria, fornisce un solido supporto. L’assolo di chitarra di Andrea Gomellini aggiunge un tocco di modernità al brano.

Un’esperienza sonora unica

L’album “Entanglements” è stato registrato con la partecipazione di un gruppo di musicisti eccezionali, tra cui Alessandro Gwis al pianoforte, Andrea Colella al contrabbasso e Massimiliano De Lucia alla batteria. La loro esperienza e il loro talento contribuiscono a creare un’esperienza sonora unica e coinvolgente.

Un disco che tocca l’anima

“Entanglements” di Fabio Tullio affascina fin dal primo ascolto. Il disco esprime l’essenza più pura del jazz, con un suono pieno e corposo, lontano da tendenze commerciali o smooth jazz. Si percepisce in questo disco una profonda spiritualità, un’eco delle ispirazioni di giganti come Coltrane e Washington, ma reinterpretate con originalità e sentimento da Tullio e dai suoi collaboratori. Il risultato è un prodotto musicale armonioso e appagante.

Fabio Tullio, con “Entanglements”, dimostra di aver superato l’oscurità di cui parlava Coltrane, quella dell’accontentarsi di suonare ciò che ci si aspetta. Questo disco è un’esplosione di originalità, un intreccio di influenze e di personalità che si fondono per creare qualcosa di nuovo e di autentico. Tullio non si limita a seguire la strada tracciata dai maestri, ma la percorre con passo sicuro, aggiungendo il proprio tocco personale. Come disse Coltrane:

“Ho vissuto per molto tempo nell’oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio”.

“Entanglements” è la prova che Tullio ha trovato la sua luce, la sua voce, e la condivide con noi in un’esperienza musicale che illumina l’anima. Il risultato è un prodotto finito che possiamo definire “una cosa buona e giusta”. Un disco che appaga l’anima e stimola la riflessione, proprio come il jazz dovrebbe sempre fare.

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