Winter Songs: il jazz cinematografico di Alberto Poggio

Winter Songs – Alberto Poggio

Etichetta discografica: Self Produced

Data di uscita: 21 giugno 2025

Con Winter Songs, Alberto Poggio e il suo Before Dinner Quartet firmano un’opera che va oltre il semplice disco: è un diario emozionale in musica, una sequenza di istantanee sonore nate dall’inverno, dalla vita quotidiana e da improvvisazioni che si trasformano in poesie armoniche. Il progetto, registrato in modalità quasi totalmente live nello studio di Poggio tra l’11 e il 18 aprile, conserva quella spontaneità preziosa che è anima del jazz più autentico.

Il quartetto, formato da Alberto Poggio (pianoforte, Hammond e Rhodes), Michele Chiaravalloti (sax), Mario Crivello (contrabbasso) e Giuliano Scarso (batteria), con la partecipazione vocale di Claudia Paradiso, torna a fondere sensibilità classiche, swing, blues e venature bossa in un disco che racconta il freddo dell’inverno con un calore umano contagioso.

Winter Songs: tra blues, samba e sogni ad occhi aperti

Ogni traccia di Winter Songs è una piccola scena teatrale. “Blues for Claudia” apre il sipario con un tributo alla compagna del compositore, giocando con le regole dell’armonia blues per creare qualcosa di familiare ma mai scontato.

Empty Bar in Turin” è la perfetta metafora jazz: da un locale deserto, da un momento che poteva essere dimenticato, nasce una melodia nostalgica e ironica. E qui si entra nel cuore del metodo compositivo di Poggio: l’improvvisazione come fotografia dell’attimo.

Run for Life” è un pugno allo stomaco. Ispirato da scene di guerra viste in TV, il brano traduce in suoni il terrore e la fuga, diventando una corsa sonora in cui il pianoforte è respiro, il sax è urlo, la batteria è battito d’ansia.

Samba-ion” è invece una perla giocosa: il panettone e lo zabaglione del pranzo natalizio diventano pretesto per una samba vivace, che sposa la leggerezza con la perizia tecnica.

L’inverno come tela emozionale

Il titolo dell’album è tutt’altro che casuale. Molti brani sono nati durante l’inverno, e questa stagione diventa elemento unificatore non solo temporale, ma anche emotivo. “Winter Song” è la vetta emotiva del disco: dedicato al padre dell’autore, è l’unico brano cantato, con un testo scritto da Poggio stesso e interpretato con toccante delicatezza da Claudia Paradiso.

70” è l’alba di una giornata speciale, un regalo improvvisato per il compleanno della madre. Mentre “Daydream” nasce da una pennichella pomeridiana, in bilico tra sogno e realtà, e si muove in un tempo liquido come le visioni che lo hanno generato.

Un quartetto affiatato e un suono vivo

Winter Songs non è solo un album, è un ambiente sonoro, una colonna sonora per le nostre stagioni interiori. Il fatto che sia stato registrato quasi interamente live gli conferisce un dinamismo raro, un respiro collettivo che solo un gruppo affiatato sa esprimere. Poggio non è solo autore e musicista, ma anche ingegnere del suono e produttore, dando forma e profondità a ogni nuance.

Le illustrazioni visive di Paolo Racca sulla copertina chiudono il cerchio di un’opera multisensoriale, che si guarda, si ascolta, si sente.

Jazz da gustare lentamente, come prima di cena

Winter Songs è un invito a fermarsi, ad ascoltare. Come una conversazione sussurrata al tramonto o una carezza fuori stagione, il Before Dinner Quartet ci accompagna in un viaggio musicale fatto di intimità, improvvisazione e piccoli incantesimi sonori.

E se è vero che questi brani sono nati tra stufe accese e sciarpe di lana, è altrettanto vero che l’album arriva proprio con l’estate alle porte. Forse è un invito ironico a rinfrescare le giornate torride con un po’ di buona musica invernale. Del resto, cosa c’è di più jazz di un paradosso ben suonato?

Winter songs - Alberto Poggio
Winter songs – Alberto Poggio

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